Descrizione: Lettera che è presente nel reliquiario Questo lavoro è la mia risposta all'invito del mio caro maestro e amico Antonio D'Avossa. Affido questo reliquiario, la precarietà di questa scatola di cera, alle Poste Italiane [un simbolo delle Istituzioni], forse con lo stesso sentimento di speranza con cui di solito ci affidiamo ad “Altri”, un sentimento molto comune in questi tempi in cui siamo più consapevoli della nostra fragilità. Affidarci ad “Altri” fa parte della nostra natura, è così che siamo configurati nella società, forse con le migliori intenzioni, ma anche con ingenuità. Ci hanno insegnato a riporre ciecamente la nostra fiducia ed è forse per questo che quando qualcosa va storto puntiamo il dito contro qualcun altro. Sicuramente è più facile delegare le responsabilità che assumerle; oggi infatti ne paghiamo le conseguenze. Questo periodo ci ha insegnato che per prenderci cura degli altri, dobbiamo iniziare da noi stessi [mascherina], che le nostre azioni hanno un impatto sugli altri, che le buone pratiche si riflettono nel benessere dell'altro. Oggi paghiamo un costo altissimo per un insegnamento che storicamente ci siamo rassegnati ad apprendere, e inevitabilmente oggi mi chiedo: dopo questo periodo, resterà più ostinazione o bontà negli esseri umani? Reliquiario di Santi Cosma e Damiano è un omaggio a tutti coloro che in questo periodo stanno dando la vita per servire l'altro, a tutti coloro che decidono di assumersi le responsabilità, invece di delegarle, proprio come facevano i Santi patroni dei medici e dei farmacisti, che conoscevano molto bene il valore del servizio senza condizioni. Se c'è un miracolo di cui l'umanità ha bisogno oggi, è «il miracolo della gamba nera»: se vogliamo guarire “il corpo dell'umanità”, dobbiamo amputare la parte morta che avvelena “il corpo” e sostituirla con un’autentica rivoluzione. È mia scelta formale e concettuale presentare questo reliquiario agli utenti del sito web, nello stesso modo in cui voi avete visto per la prima volta questo lavoro: chiuso. Spero che il profumo che avete appena sentito abbia generato l'idea del perché di questa scelta; è un atto di puro rispetto verso il mio modus operandi, più proteso a sottolineare l’esperienza rispetto all’immagine.